Questa mattina prima di uscire ho promesso a mia moglie che le avrei preparato dei filettini di platessa, che avevo in freezer, con una crema al latte e menta, nessuna particolare ricetta, me la sarei inventata di sana pianta al ritorno a casa.
Siccome mia moglie odia il pesce, verso mezzogiorno in centro a Castelfranco mi butta lì che avrebbe volentieri mangiato dei borlenghi.... In 14 anni di matrimonio è la prima volta che glielo sento chiedere, so che non ci va matta, ma è figlia di montanari e di solito ce li fa mia suocera.
Mi chiede di portarla in quel locale dove compariva la scritta "attenti, as sblesga". Me lo ricordo, era a Bell'Italia, tra Colombaro e Maranello. Le spiego che non era proprio dietro l'angolo, ma da tutt'altra parte, allora mi butta lì che le andava solo di mangiare fuori, piuttosto che arrivare a casa e mangiare del pesce. Visto che eravamo sulla Via Emilia e stavamo lasciando il paese, mi viene in mente di quel locale che si trova proprio dietro la rotonda tra Modena e Castelfranco all'altezza dell'imbocco della tangenziale, locale che è una vita che vedo lì e che mi sono sempre chiesto come si mangiasse. Direi di averlo notato le prime volte intorno alla fine degli anni '70, quando si andava in trasferta serale a Bologna per vedere se si cuccava....
Locale dove non sono mai stato in grado di mangiare, vuoi perchè avessi fretta, vuoi perchè quando non avevo fretta era sempre pieno imballato. Ecco l'occasione giusta per fermarsi, giornata tiepida, bel tempo, tutti al mare e fuori dai piedi.
Fatico a trovare l'entrata del parcheggio, mi infilo prima sul retro, vengo da Castelfranco, poi mi rinfilo nella rotonda e subito a destra, indicazione Madonna degli Angeli, giro dentro e trovo il davanti del locale.
L'indicazione Madonna degli Angeli è uno di quei cartelli segnaletici marroni con scritta bianca che starebbero ad indicare zone architettoniche interessanti. In realtà l'unica cosa che sembrerebbe architettonica è una strana chiesetta che stanno rifacendo completamente, ????? bah. Guardando in internet poi ho scoperto che dovrebbe trattarsi di un Oratorio denominato Madonna degli Angeli, ma non ci sono altre notizie, zero assoluto, comunque localià Panzano.
Veniamo al locale, dentro è assai buio con arredamento in legno tipo baita, di discutibile gusto. Fuori veranda in plastica, oggi per fortuna ventilato, quindi si stava bene. Ci siemo seduti ad un tavolo (di plastica da giardino, come le sedie) apparecchiato e libero, l'unico libero perchè tutti gli altri sono prenotati. Infatti quando ce ne siamo andati il locale era stracolmo.
Debbo dire che sia il cameriere che il padrone sono stati di una solerzia e di una cortesia fuori del normale, cosa che fa estremamente piacere. Menù presente (l'ho visto passare) ma recitato a memoria. Scelta impressionante, soprattutto sui secondi di carne. Per i primi lasagne, tortellini in brodo, tortelloni alle ortiche, ai carciofi, agli asparagi, a tutto quello che volete, gnocchi di patate, tagliatelle con e senza ragù e via con quello che vi viene in mente, sembrava recitassero una poesia. I secondi spaziavano dalla carne alla brace, alla tagliata, alla fiorentina, all'agnello e alla cacciagione, soprattutto cinghiale, ma anche lepre, arrosti vari e via di lì. Oppure gnocco e tigelle con affettato. Contorni per tutti i gusti.
Siccome non avevamo poi tanta fame e cercando sopratutto di non mangiare troppo, mia moglie ha scelto i ravioli alle ortiche burro e salvia e io una tagliata al sangue grana e rucola.
Da bere acqua gassata per mia moglie e una bottiglia di Sorbara per me. Il Sorbara era personalizzato ma imbottigliato a Maranello da AVIBE.
Il Lambrusco era buono, l'acqua non lo so.
Per ingannare l'attesa ci hanno prima appoggiato sul tavolo sei piccoli rettangolini di pizza e gnocco con patate, assai gradevoli, poi ci hanno gentilmente offerto dei piccoli quadratini di gnocco fritto, buonissimo, 5 cm per lato, fritti perfetti e non unti. Appena spavirati è arrivato il cibo, come proposto dal titolare, primo e secondo contemporaneamente.
A detta di mia moglie i ravioli erano buoni, senza infamia e senza lode, al suo palato la pasta era troppo liscia ed erano pochi. La tagliata invece era perfetta, lasciata al sangue al punto giusto, tenerissima (nota: per la tagliata mi hanno dato un'altro coltello), abbondante grana e rucola, in tavola sono anche arrivati un macinino con misto bacche, una bottiglietta di olio extravergine e una bottiglietta di aceto balsamico. Per contorno avevo preso delle patate al forno, troppo smoledeghe (mollicce) e unte. Come companatico ci hanno dato delle tigelle, non troppo grandi, fatte in casa, cotte perfettamente. Finita la tagliata, mia moglie ha optato per il dolce, profiterol e zabaione con amaretto, due assaggini. Il profiterol era discreto e lo zabaione non sapeva di niente. Io invece mi sono fatto portare un po' di pesto per le tigelle (loro usano la pancetta fresca, quindi pesto rosa assai gradevole e più digeribile) che erano rimaste. Due caffè e via.
Pagato 40 euro in tutto.
Tre cappelli, servizio veloce e preciso, estremamente gentili, carne tenera, gnocco ottimo, tigelle buone, Lambrusco molto buono; porzioni dei primi piccole, contorno lofi, prezzo un po' elevato. Mi dà l'idea di essere elevato perchè in fin dei conti è come se si fosse mangiato un pranzo solo, 1 primo scarso, 1 secondo e 1 contorno scarso, 1 dolce, due caffè, un'acqua e un vino, qualche stuzzichino...... 40 euro sono decisamente tanti.
Ciò non toglie che mi sono trovato bene. Ci ritornerò per provare la grigliata e rimangiare lo gnocco.
Consigliato!