Di nuovo mercoledì e di nuovo freddo, anche se stavolta vengo a Busseto accompagnato dal collega Filippo.
Non mi addentro nella descrizione del locale e dell'atmosfera ottocentesca che vi si respira poichè già abbondantemente sviluppati nella precedente recensione.
Ci sediamo sul presto, verso la mezza, ma abbiamo proprio fame.
Ecco in un volo i ciccioli e il prezioso pane, peperoncini sott'olio con capperi e acciughe, cipolline e due salse: la prima verde con prevalenza di sedano e carote (molto dolce e rinfrescante), la seconda una giardiniera dal sapore curioso e mi pare senza peperoni (buonina). Anche oggi ho scordato di chiedere quella con lardo e verdure. Mannaggia!
I salumi di oggi meritano una menzione spaeciale per la qualità , soprattutto prosciutto crudo e pancetta (eccezionale) ma sono ottimi anche le coppe, i salami di felino, il culatello e la coppa di testa. Completano il vassoio 5 o 6 grandi scaglie di Parmigiano e due tasselli di pecorino.
Sbraniamo tutto con grande facilità bevendo dalla scodella quel poco amato lambrusco di zona (ma terra che vai...); credo che la prossima volta chiederò un buon reggiano o un sorbara come si deve.
Chiudiamo senza dolce ma con noci e arachidi aperte con il vecchio martello e ben 2 Zabaiò a testa (1 giro offerto dalla casa), conto finale € 26 in due. Continuerò a dare 5 cappelli finchè non mi fregheranno alla grande...ma chi ha detto che succedera? Andateci prima che il vento cambi. Av salut!

Imperdibile!!!