Sabato 16 aprile, 2011, orario approssimativo attorno alle 13.00
Un sabato nemmeno come tanti altri, un sabato che ha spinto me e la mia compagna nella prossimità del centro storico di Modena e che ci ha fatto decidere di sopperire ad una mancanza che avevamo protratto per troppo tempo; un pranzo all’ "Osteria della Pomposa".
Parcheggiamo nei pressi della Zona Universitaria e, senza aver prenotato, ci avviamo verso il Centro Storico.
Il clima, non troppo freddo, di questa giornata di sole di un sabato di inizio aprile ci ha fatto optare per un' accomodazione esterna, all'aperto, sul piccolo soppalco che si affaccia direttamente sull'omonima piazza della Pomposa e che si apre sul davanti al ristorante. Un tavolo per due e la cortesia del personale che si è mostrata sin da subito.
Clima accogliente e reso caratteristico dall'omonima piazza sul quale si apre l'Osteria, arredamento non troppo ricercato, adatto alla situazione e piacevole nella sua informalità, con tavoli ben posizionati (anche se forse la vicinanza delle sedie con il bordo esterno del soppalco - quello che si affaccia verso il ristorante - andrebbe rivista un attimino) ed un semplice strato di carta gialla, grezza, a ricoprire una tovaglia bianca, efficacemente minimalista.
Appena arrivati, e dopo esserci accomodati per l'appunto all'esterno, l'Oste ci illustra le leccornie ed i vini e, anche se con rammarico veniamo a conoscenza che le famose frittelle di baccalà non sono in menù, la scelta si presenta variegata e decisamente difficile. Tutti i piatti sembrano ottimi, gustosissimi, ma, alla fine, decidiamo per una classica tagliatella al ragù, gnocchi alla romagnola con crema di parmigiano e prosciutto crudo e bistecca di vitello ai ferri con contorno di patate arrosto. Mascarpone con amaretti, torta al cioccolato senza farina con mandorle e gelato alla crema – !!buonissima!!-, e caffè per concludere.
Ci viene quindi servito da bere (due mezzi litri di acqua naturale ed un mezzo litro di Lambrusco Benincasa) mentre, l'attesa del pasto vero e proprio , viene ovviata con un gustosissimo piattino di fette di salame davvero ottimo, accompagnato da un sacchetto in carta (originalissimo e molto, molto carino) di panini freschi e veramente gustosi, morbidi.
Ma andiamo con ordine, perché ogni piatto necessita del suo piccolo spazio;
Ecco, infatti, il momento dei primi.
Le classiche, ma mai stancanti, tagliatelle al ragù ordinate da me, si presentano in una buona porzione, abbondante ma non eccessiva, e il ragù - checché se ne dica sulla sua facilità di preparazione- , è ottimo. Il gusto non troppo salato ma deciso, perfetto, si mescola alla perfezione con la rugosità della pasta fatta in casa, bella spessa e consistente, di quella che “intrappola” il sugo per farlo gustare al meglio.
Gli gnocchi di patate, invece, sono una vera e propria sorpresa. Anche loro abbondati ma non eccessivi nella porzione, con l’aspetto, ancora prima del sapore, davvero ottimo (se fossero stati “grattugiati” sarebbero stati ancora meglio, a parere della mia compagna).
Al palato l’abbinamento della crema al parmigiano, delicatissima, con il gusto più deciso del prosciutto crudo tagliato a listarelle sottili, è davvero una delizia. Delicati e saporiti al punto giusto, con un sapore equilibratissimo e per niente “eccessivo” o pesante.
Ci gustiamo i primi, quindi, ritrovandoci a leccare metaforicamente il piatto nell’attesa che arrivino le due porzioni di Bistecca di vitello ai ferri con patate arrosto in contorno.
All’arrivo la preparazione si nota subito. La cottura al punto giusto, la carne morbidissima e la porzione abbastanza “importante” da lasciare quasi del tutto pieni i nostri stomaci laboriosi che, nonostante anche le patate in accompagnamento, alla fine decidono che non possono essere soddisfatti senza quel tocco che, solo un dolcetto, può dare.
Anche qui la scelta si rivela difficile tra Bensone, Zuppa inglese ad altro parecchio ben di Dio, con la nostra scelta che, in fine, approda su un classico Mascarpone con amaretti per me ed una buona fetta di torta al cioccolato per la mia compagna.
Il mascarpone è davvero ottimo, delicatissimo, e l’abbinamento con gli amaretti azzeccatissimo, mentre la torta è a dir poco squisita.
Resa friabile dalla mancanza della farina, lega perfettamente con il gelato alla crema servito, con una spolverata di cacao sopra, in una semplicissima tazzina da caffè.
In fine, il caffè, chiude l’ultimo spazio rimasto nelle nostre pance che, con un buon prezzo di 20 euro a persona, si ritrovano piene e decisamente soddisfatte.
Un posto nel quale ci siamo ripromessi di ritornare con la speranza di riuscire ad assaggiare le famose frittelle di baccalà, con un rapporto qualità prezzo assolutamente vantaggioso. Sicuramente da provare, per chi ancora non lo ha fatto.
Imperdibile!!!
[joy]
26/04/2011