Io e mio marito siamo a Vignola per una visita medica, che termina poco prima dell’ora di pranzo. Quale occasione migliore per tornare a distanza ahimè di due anni dalle anziane, simpatiche e bravissime sorelle?
Ci presentiamo alle 13.30, il ristorante stavolta fortunatamente è aperto, evvai, è la volta buona che torniamo a gustare le famose tagliatelle, è da due anni che lo desideriamo!!!
Entriamo, l’ambiente è immutato, com’è giusto che sia e nel complesso è molto gradevole, con un tocco di semplice e femminile eleganza nonostante sia molto familiare. E’ diviso in più sale nei toni del rosa e del legno, le pareti sono dominate da quadri e stampe di diverso genere, ci sono molti soprammobili e gli arredi sono rustici ma, ripeto, belli, sembra di entrare nei locali di una volta o, meglio, nelle case di campagna delle nonne.
Ed eccole le nonne, che però non dimostrano affatto la loro età visto come sfrecciano tranquille e scattanti al tempo stesso tra i tavoli.
Ci accomodiamo, l’aria è fresca rispetto all’esterno e si sta proprio bene. Il locale è abbastanza affollato, nulla in confronto all’inverno, e meno male, non dovremo attendere molto, la fame c’è e aumenta a sentire elencare il menù a voce.
La sorella con la “s” più sibilante della mia, che è tutto dire, ci elenca i primi: naturalmente le tagliatelle al ragù, loro piatto forte come lei stessa dice, ma anche gnocchi di patate, bucatini all’ amatriciana, pasta e fagioli. Vorrei assaggiare tutto ma non si può, del resto siamo qui per le tagliatelle e tagliatelle siano!
Ci vengono portati l’ acqua, una bottiglia di lambrusco grasparossa di Castelvetro, a consumo, che va giù che è un piacere e infatti ne rimarrà poco, e dopo la giusta attesa, due piatti colmi e invitanti di tagliatelle.
Che dire: superlative, proprio come le ricordavo! pasta fatta in casa, rugosa il giusto, cotta perfettamente e condita con tanto, ottimo ragù casalingo, una vera bontà. Nonostante l’abbondanza, finiamo facilmente il piatto, è troppo buono, e Mauro che ha ancora molta fame ha un’idea: e se ci dividessimo un ulteriore primo? La voglia di assaggiare gli gnocchi è tanta, per cui ordiniamo un bel piatto di gnocchi al ragù. La sorella ce lo porta già diviso in due piatti, ma… la porzione è abbondante, sembrano due primi non uno da dividerci!!!
Li mangiamo comunque molto volentieri perché anch’essi sono buonissimi: veri gnocchi di patate, belli sodi e teneri al tempo stesso, ragù ancora una volta ottimo. Tra i due piatti però ho preferito le tagliatelle che restano, a parer mio, tra le migliori mai mangiate.
Dopo tanto ben di Dio, mio marito si lascia tentare anche dai secondi perché qui fanno un fegato che è la fine del mondo, a sentir lui (a me il fegato non piace per cui non giudico); ordina perciò fegato alla veneziana accompagnato da cicorie saltate.
Ancora una volta il piatto è ultra abbondante, il fegato è secondo Mauro buonissimo, veramente ben cucinato anche se più ricco rispetto alla versione originale alla veneziana, diciamo che risente della cucina emiliana con tutta la sua abbondanza di gusto. Buone anche le cicorie.
A questo punto non può mancare il dolce: per mio marito un creme caramel, fatto in casa e squisito, per me torta simil barozzi. Me ne portano tre belle fettone, wow, ed è buonissima, anzi a parer mio è migliore addirittura della ricetta originale forse perché si sente più il cioccolato, che ammorbidisce e addolcisce il tutto, e meno il caffè.
Gustiamo tutto con calma, intanto le sale si svuotano, le persone devono tornare al lavoro. Visito i bagni, belli puliti e curati.
Usciamo soddisfatti e veramente sazi dopo aver pagato un onestissimo conto totale di 47 euro e aver fatto qualche chiacchiera con la sorella che ci ha serviti, mentre la cuoca, vista l’ora, giustamente mangia a un tavolo vicino al bancone..
Complimenti alle signore, mi auguro che continuino ancora a lungo, del resto a vederle energia e vitalità non mancano, nonostante facciano questo mestiere dal lontano 1945: un record forse, in ogni caso una passione che si sente tutta, brave, spero di poter tornare presto!
Imperdibile!!!
[Jimi Hendrix]
28/07/2013