Dopo pochi giorni dalla mia prima visita in questo locale, chiamo qualche amico per farmi compagnia e soddisfare la mia voglia di borlenghi. Entriamo e ci comunicano che nella sala in fondo al locale c'è una festa di rumeni, e ci preparano il tavolo più lontano dalla confusione. Per fortuna a dividere le due sale c'è una porta a vetri che evidentemente è ben insonorizzata.
Ci porgono i menù ma noi sappiamo già cosa ordinare: borlenghi per tutti, una caraffa di vino rosso della casa e due bottiglie di acqua. A sorpresa ecco arrivare un bellissimo antipasto: baccalà mantecato. Ne assaggio solo una puntina poichè di norma questo pesce non mi piace ma devo dire che è molto morbido e ben diverso dal solito baccalà che ho assaggiato. Il cameriere nota che ho passato il mio antipasto ad un amico quindi mi chiede se preferisco un pezzo di gnocco fritto con il prosciutto crudo. Credo mi si siano illuminati gli occhi poichè lui mi ha sorriso e me lo ha portato in un battibaleno!
Iniziano ad uscire i caldi, morbidi, saporiti borlenghi due alla volta, e iniziamo a mangiare di gusto. Nel frattempo decidiamo che un vino in caraffa non si sposa bene con questo tipo di cibo quindi chiediamo la carta dei vini e ordiniamo un Ariola Marcello in onore del nostro amico seduto a tavola con noi. Con il giusto ritmo, senza troppe attese, mangiamo due borlenghi a testa. Esce il cuoco con un borlengo alla nutella che ci offre a sorpresa. Ci fa piacere sì, ma gli facciamo capire che qui siamo troppo legati alle buone tradizioni e sarà il primo e l'ultimo con la nutella, poichè la pancia ancora reclama abbondante lardo. Ordiniamo nel frattempo anche una terza bottiglia di vino, un Cavicchioli Vigna del Cristo, ottimo.
Finiamo il terzo giro di borlenghi e un amico, a forza di vedere passare dei camerieri con del gnocco fritto in mano, ne chiede due pezzi col crudo che gli vengono portati dal simpatico cuoco in persona.
dolci: due zuppe inglesi, e tre dolci tipici del locale credo (aveva un nome specifico che non ricordo) era una sorta di panna cotta molto morbida e ne abbiamo ordinate una con frutti di bosco, una con cioccolato e una senza aggiunte.
A concludere la cena, 3 caffè, tre nocini (a scelta tra il Mallo e il nocino delle Streghe) due limoncini che vengono serviti in una piccola bottiglietta dalla quale servirsi direttamente (indovinate quanto limoncino è rimasto nella bottiglia?).
Il conto è di 20 € a testa. Rispetto alla volta scorsa in cui i camerieri non erano facili da reperire, e avevo dato giustamente la colpa al fatto che il locale era semi deserto, questa volta non ci è proprio mancato niente, anzi, anche i cuochi sono usciti a fare due chiacchiere. Tutto lo staff è stato veloce, cordiale, sorridente e accogliente, ci ha fatto sentire come a casa. Quindi 5 cappelli non glieli toglie nessuno.
Imperdibile!!!
[Nightflyer]
31/12/2013