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Via Ronco La Croce, 2640, Montecreto, MO
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
25.00 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Contesto:
 
famiglia con bimbi
Commenti:
(10) vai ai commenti

ilDelfo

ha visitato il locale il 07/12/2015 ilDelfo avatar
141 Recensioni scritte dal 05/11/2008 1784 Punti

È Lunedì sera, ponte dell’Immacolata e finalmente abbiamo l’occasione di cenare a La Pozza in compagna di amici che qui sono clienti abituali.

A dire il vero il termine più giusto non sarebbe “cenare” bensì “passare una serata”, perché è chiaro che l’intento dei gestori è quello di fare trascorrere una serata in compagnia in un ambiente che mette a proprio agio in ogni dettaglio.

Ma la serata qui bisogna proprio andarsela a cercare perché, come avrete capito dalle altre recensioni, la trattoria non è proprio dietro l’angolo. Fortunatamente con l’aiuto delle indicazioni degli amici e di qualche provvidenziale cartello lungo la strada, arriviamo “quasi” puntuali, sforando di soli 10 minuti l’orario pattuito, fra le lamentele di mia moglie che mi incolpa per il ritardo…

Il locale si articola in diverse sale, non molto grandi, pervase da un’autentica atmosfera di montagna. Noi siamo tanti (14) ed ingombranti (8 bambini!) per questo motivo ci viene riservata una sala appartata, privilegio questo che permetterà di non farci cacciare per la confusione che facciamo.

La nostra saletta ha un ingresso direttamente sul parcheggio e quando entriamo ci sentiamo immediatamente a casa.
Un tavolo, rustico e molto grande, apparecchiato con un unico foglio di carta gialla, ci ospita tutti e 14 in un’atmosfera di quelle che non si trovano facilmente. Alle spalle uno scaffale stracolmo di bottiglie, sulla pareti tanti quadri, davanti a noi focacce e antipasti con i calici già pieni di vino che aspetta solo di essere bevuto.

Se il paradiso esiste, io me lo immagino così.

Fra un boccone, un sorso e una risata, senza dover scegliere e decidere nulla ci lasciamo viziare dal menù fisso che i gestori hanno preparato per le serata:

- focaccia al forno
- salame a fette
- Strudel salato al formaggio
- pizza rustica

Nei calici un ottimo prosecco di valdobbiadene DOCG.

A seguire gli antipasti caldi:

- bruschette di polenta e pancetta
- Quenelle di purè di carote
- Puré di cavolfiore
- melanzane fritte con acciuga pomodoro e mozzarella

Per i bimbi, notoriamente poco propensi alle novità, è stata portata della pasta all’ olio e della focaccia al forno farcita di prosciutto cotto e mozzarella filante..

E ancora:

- Polenta morbida, tirata con i formaggi misti e gorgonzola.
- riso e pollo al curry

Diciamo che a questo punto la fame è stata placata… ma c’è spazio per le crescentine servite con salumi misti, lardo, composte di frutta, ricotta e nutella.

Nei calici il lambrusco di Sorbara “Unico” della cantina Divinja.
Nei bicchieri dei bimbi invece Fanta e Coca Cola.

Ve l’ho già detto che io il paradiso lo immagino così?

La cena è stata conclusa da un bis di torte: crostata alle pesche e torta cioccolatino, solo per gli adulti, visto che i bimbi erano già appagati dalle crescentine alla nutella.
Rifiutiamo il caffè, ma io accetto un liquore alla liquerizia.

Discorso a parte meritano i gestori e la ragazza che si è occupata di noi, persone con un sincero senso dell’ospitalità, sempre presenti e preoccupati di metterci a nostro totale agio.
La signora ha un occhio di riguardo per i bimbi e sa bene come accontentarli.
Con il proprietario, simpatico e chiacchierone, abbiamo a lungo parlato di amici comuni, vini e cantine, non senza discussioni quando mi ha confessato di preferire il lambrusco reggiano a quello di Sorbara… pazienza… nessuno è perfetto!

Tutto ciò che ci è stato servito era ben cucinato e di qualità: molto gradita la polenta, buonissimo il purè di carote e anche il pollo al curry, benché un po’ fuori contesto, è piaciuto a tutti.
Anche i salumi erano sopra la media, sia per qualità che per varietà.
Le crescentine erano piuttosto “cittadine” ovvero sottili e piccoline, ma questo ci ha permesso di assaggiare tutto quello che era previsto dal servizio, in particolar modo le composte di frutta con la ricotta.

Chiaro che rimane il limite del menù fisso, fra l’altro con alcuni piatti inusuali, ma sono certo che in caso di allergie intolleranze o gusti particolari, i gestori si farebbero in quattro per accontentare ogni richiesta.

Siamo stati bene.

Il prezzo? 25 euro gli adulti e 5 euro i bambini. Sì, avete capito bene: 5 euro i bambini (ed erano in 8).… senza contare che dopo la discussione sui vini mi è stata anche regalata una bottiglia da portare a casa!

5 Cappelli e tanta voglia di ritornare presto.

Imperdibile!!!

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[joy]
09/12/2015
emoticon Quando si và quà, non si sta affatto male emoticon Provare per credere (diceva una vecchia pubblicità)
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[d.d.]
09/12/2015
Bellissima recensione, molto ben descrittaemoticonemoticonemoticonemoticon
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[Martora]
09/12/2015
A me però piace da matti il Lambrusco Grasparossa secco di Castelvetro... Chiedo venia! emoticon
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[PIPPI]
09/12/2015
ah vedi che ti abbiamo convinto alla fine? non per farci gli affari tuoi ma senza chiedere di dove siete... quanti km vi siete sgugnati al ritorno? io di sera con quello che mangio e bevo li non credo che ce la farei a tornare a Modena
comunque complimenti
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[ilDelfo]
10/12/2015
Ciao Pippi: fortunatamente siamo dovuti ritornare solo a Fanano... eravamo su per il ponte per portare i bimbi a bobbare al Lago della Ninfa!
Per inciso: i panini alla salsiccia del rifugio più vicino al parcheggio meriterebbero una recensione a parte...
Io sono sempre andato a Fanano da piccolo, mentre mia moglie è sempre andata a Pievepelago... quindi d'estate andiamo a Pieve e d'inverno a Fanano... (ma dico io una casa al mare mai eh?)
Se avessimo dovuto ritornare a Modena, avrei bevuto qualche bicchiere in meno emoticon

Per Martora: io sono innamorato del Lambrusco e li apprezzo tutti.
Per me è stato un percorso che è partito da giovane dal Reggiano che, scuro, corposo, è il più "facile", passando attraverso il Grasparossa con i suoi profumi, per poi arrivare al Sorbara. Ecco, il Sorbara trovo che sia l'estremizzazione dei Lambruschi, è quello più coraggioso, il più elegante, un concentrato di acidità e profumo.
Quello che mi ha fatto discutere (simpaticamente e goliardicamente) con il gestore è stata la frase: Reggio batte Modena 7-3 (?) Il perché del 7 a 3 non l'ho capito... magari chiedetelo a lui alla prossima cena!
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[PIPPI]
10/12/2015
allora quando io entro alla Pozza Giuseppe si ricorda di me dicendomi "te sei quella che beve l'Assolo Reggiano"....grande Giuseppe!!emoticon
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[PIPPI]
10/12/2015
sono curiosa e attendo comunque rece del panino con la salsiccia perchè anche io amante del Cimone sono sempre combattuta tra un rifugio e l altro
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[Martora]
11/12/2015
Haha, allora per te, io sono al secondo grado di evoluzione del Lambrusco!
(ma li ho assaggiati tutti, e per me è il migliore: mi fermo qui, per ora)emoticon
Sarebbe interessante una classifica dei Giemmini per i vari Lambruschi,
la butto lì... emoticon
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[gi]
11/12/2015
e' una idea che culliamo da un po, quella di una classifica dei vini preferitiemoticon spero di riuscire, mentre scrivo la nuova versione del sito http://www.gustamodena.it/_3_index.php aggiungerci anche una sezione dedicata a quelloemoticon
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[Martora]
11/12/2015
Oplà, grande Gi!emoticon