L'agriturismo è in linea d'aria pochi metri dietro l'ex Picchio Rosso di Formigine. Il locale ospita una sessantina di coperti, dislocati in una vecchia stalla ristrutturata divinamente con attenzione ai particolari, affreschi e antichi attrezzi sono assolutamente apprezzabili.
Al venerdì e al sabato sera è possibile optare per un menù fisso prescelto da loro consistente in due primi, gnocco e tigelle con salumi formaggi ed intingoli vari, dolce al prezzo di 25 euro. In alternativa si può scegliere alla carta fra i vari piatti del menù, ancorato saldamente alla tradizione emiliana.
Eravamo in 8 e la scelta unanime è stata quella di tralasciare per questa volta i primi e buttarci su gnocco e tigelle con tutto quello che ci si poteva abbinare. Particolare nota di merito per le tigelle, non "biscottate", leggere e assolutamente gustose; non essendo pesanti sono state divorate a ripetizione, ma ciò non ha spaventato la cameriera che attentissima ha riempito in maniera continuativa i cestini. Gnocco direi nella norma, leggermente pesantino per i miei gusti.
Formaggi e salumi misti buoni con segnalazione per il prosciutto, ma il piatto forte sono gli intingoli consistenti in costolette di maiale e salsiccine in umido, da noi prontamente affiancate dalla richiesta di alcune porzioni di prosciutto al forno (discretamente saporito ma da rivedere in altra occasione).
Come dolce abbiamo optato per un paio di porzioni di assaggi di torte casalinghe varie (crostate, torta di ricotta, torta barozzi con mandorle).
Il cibo è stato accompagnato da acqua e alcune bottiglie del loro lambrusco grasparossa (un po' duretto e poco aromatico per i miei gusti).
Servizio cordiale e ottimamente informale per un prezzo 22 euro a testa.
Commento finale : da ricordare la location (dovrebbe essere meritevole d'estate), le tigelle e gli intingoli; qualche remora sul vino e sul rapporto qualità/prezzo (per un agriturismo appena aperto forse qualche euro in meno non guasterebbe).
Consigliato!
[sangerronelmondo]
16/02/2009