E con l'aiuto di Carolingio sono andata in visita alla cantina.
Premetto che: ero in visita da amiche per il weekend a Verona/val d'Illasi per una capatina al lago, complice il caldo torrido e che l'idea di un qualche bicchiere di vino non la disdegno mai.
Detto ciò, grazie a Gustamodena, faccio 4 parole con Carolingio e ci accordiamo per questa visita/degustazione di venerdì alle 18 (quasi orario di chiusura della cantina).
Arriviamo in 3, noi e 2 minuti più tardi arriva anche il compagno virtuale di Gustamodena.
Scambiamo i convenevoli con il proprietario/tuttofare della cantina e subito veniamo inviate a sedere ad una tavolata stile trattorie/osterie.
Al tavolo cominciano ad accorrere bottiglie...
Carlo decide di non farci passare per il Valpolicella Classico e quindi si parte subito con un bicchiere di Ripasso; buono senza lode nè infamia.
Assaggiamo e parliamo un pò tra di noi e ci raccontiamo chi come cosa e perchè ci ha portato su questo sito, e intanto il bicchiere si svuta.
Passiamo alla seconda degustazione (tra poco lascio stare il conto perchè l'ho perso completamente durante la serata), con un vino che personalmente non conoscevo nemmeno (mea culpa!): Tigiolo.
Apprezzato per un buon boccato, ma non ha entusiasmato come profumi e colori. Troppo "giovane" per i miei gusti.
Cominciano ad arrivare anche degli stuzzichini, bruschettine con salumi locali per appoggiare lo stomaco tra un vino e l'altro.
Passata questa nuova esperienza, andiamo su di un altro classico: Amarone!!
Sua signoria l'Amarone ci viene proposto in due versioni, quella classica, personalmente preferita e più godibile, e quella di Cà Bianca più invecchiata, che ne fa un vero bicchiere da meditazione, di quelli che ti creano il raspino in gola se non lo bevi con accortezza (vero Carolingio?!?).
Abbiamo avuto la fortuna di avere la bottiglia per la degustazione, non sempre infatti viene stappata per non sprecare nulla dell'aroma e del gusto di questo vino.
Decidiamo, invogliati da Carlo, di lasciare il "banco degustazioni" per fare una visita alla cantina.
Una signora giovane a intanto sostituito il veterano della cantina alla guida della degustazione e sarà proprio lei a farci da cicerona tra i mendri dei terreni coltivi, delle aree di appassimento e di quelle di pestaggio, oltre che di conservazione.
Passiamo in rassegna diverse tipologie di botti ognuna delle quali illustrata a dovere con dovizia di particolari sulle caratteristiche organolettiche che conferisce al vino (non ve le elenco per non farvi perdere interesse... ma ve l'accenno per farvi crescere la voglia!).
Dopo la breve gita, risaliamo al piano degustazione, salutiamo Carolingio che si congeda e continuiamo, ormai perfettamente a nostro agio, la nostra serata!
Continuiamo a godere della compagnia sia del vino che della signora e cominciano le prime ciacole a tempo perso.
Intanto la sfilata di vini va verso la conclusione con un asseggio di Recioto.
Uno dei migliori che abbia mai bevuto, gradevole e giustamente raffreddato, una temperatura di servizio leggermente superiore a quella di conservazione.
Buono e di perfetta "conclusione" alla nostra gita enogastronomica.
Abbandono il gruppetto per prendermi una boccata d'aria e accendere una sigaretta: lo sguardo si perde tra il casale adiacente alla cantina, l'aia di fronte con la nostra macchina parcheggiata e un filare di viti che si perde all'orizzonte... non vi dico!!
Calice alla mano e pensieri liberi...
Rientro dalla compagnia abbandonata e scopro che in realtà il Recioto non è stato per niente la loro conclusione; le bottiglie sono rimaste a disposizione sul tavolo e tra uno spuntino per sbeccolare (come dicono i veneti/veronesi) e spezzare i vini e qualche altro bicchiere che si riempe e si svuta (avrò bevuto da sola almeno mezza bottiglia di Amarone classico.... fantastico, ne vale, da solo, tutta la strada che ti porta alla cantina) arrivano veloci le 20e30.
Prima di lasciare la cantina chiediamo un asseggio del Valpolicella classico che avevamo bandito prima di iniziare il nostro viaggio tra i vini di Begali per farci un'idea anche del loro "vino da pasto": l'ho trovato poco piacevole, troppo giovane e "acerbo", probabilmente molto ha perso l'averlo bevuto dopo la carrellata di tutti gli altri vini (contando che doveva essere il primo..).
Decidiamo in autonomia, la signora non ha fatta nessuna pressione, di lasciare libero il campo per permettere la preparazione della cena e ci congediamo: direzione Fumane (ma questa è tutta un'altra recensione...).
Ora riassumo per correttezza di recensione:
- degustazione di sei vini - non ho davvero contato i bicchieri che mi sono stati versati, ma assicuro che si può bere tanto e bene
- visita guidata alla cantina con tutti i suoi spazi e i suoi tempi
- asseggio di prodotti della zona per rompere la degustazione
- la buona compagnia (ok, quella non l'ho pagata!!.-))
totale a testa: 5€ forfettari.
Ah, il vino non ha lasciato nessuno strascico! Niente bruciori di stomaco, niente cerchi alla testa, perfetto!
L'ultimo cappello è stato perso per il Valpolicella classico, aspettavo di meglio (ma è tutta una questione di aspettativa, per l'appunto!)
Consigliatissimo!!
[joy]
09/07/2010
Peccato che alla domenica, come ci ha riferito Carolingio, non ci siano aziende o cantine aperte per degustare e comprare del vinello....