E'arrivato mio fratello. Non è il titolo di un film, ma la realtà . Il fratellino, in ferie, mi ha fatto la sorpresa di venirmi a trovare e sono proprio contenta
Come sempre abbiamo molte cose da raccontarci e poi con sé ha portato il suo inseparabile cagnone, che ora scorrazza felice nel mio giardino, e vari giochi per sfidarci. Tra un gioco e l'altro, Luca mi dice che avrebbe voglia di gnocco e tigelle e, incredibile a dirsi (nel suo caso, non nel mio ) che vorrebbe uscire. Lui non ama i ristoranti ma si vede che la voglia di gnocco e tigelle è troppo forte. Lo capisco, li può mangiare solo qui e da quando li ha provati la prima volta ogni volta che viene da queste parti li vuole ri-assaggiare. In particolare adora le tigelle che cucina Mauro e ha pienamente ragione, ma fa troppo caldo per mettersi a preparare tigelle in casa e poi ha detto che vuole uscire, così mi metto alla ricerca di un ristorante. Non è impresa facile visto che è lunedì e che è appena passato Ferragosto. Provo su GM ma purtroppo la pagina della ricerca sul mio PC non funziona. Torno allora al vecchio fedele metodo dei bigliettini di carta dei ristoranti. Li conservo tutti in una scatolina, li passo in rassegna e trovo il locale che fa per noi: la Siberia. C'ero stata con Mauro anni fa trovandomi bene, è un bel posticino, al fresco (di qui il nome) e soprattutto è aperto! Prenoto e alle 20.00 arriviamo.
Dall'ultima volta che ci sono stata lo spazio esterno si è notevolmente ingrandito. Non più solo la classica veranda esterna, ma una più grande e moderna, con pareti di “tendaggi plastificati”, meno belli ma pratici. Ci accomodiamo proprio sotto il tendone, in un tavolo ampio, abbastanza riparato dall'aria fresca che già comincia a farsi sentire. Sul tavolo, apparecchiato semplicemente, non mancano i pezzettini di gnocco tiepido come benvenuto e il fornelletto dove adagiare le tigelle per tenerle in caldo.
Una solerte cameriera armata di bagaglino elettronico viene subito a prendere le ordinazioni: gnocco e tigelle per tre con affettati misti, stracchino e, su sua proposta, salsiccia in umido.
Da bere, una bottiglia di acqua frizzante, una birra media per Luca e una piccola per me, entrambe alla spina. Qui mio fratello mette un poco in difficoltà la cameriera perché chiede la birra mista che nel bresciano vuol dire birra mescolata in parte alla sprite (mi perdonino i puristi e i cultori della birra vera, serve per addolcire la bevanda). La ragazza lo guarda sorpresa ma ascoltata la spiegazione accetta di buon grado di fare l'”esperimento”.
Non c'è molta gente ma per essere lunedì d'agosto è normale, anzi a un certo punto il tendone si riempirà abbastanza. Il servizio continuerà a essere veloce. Lo credo, c'è tantissimo personale! Non so perché a noi ogni volta arriva una cameriera diversa, boh. Sono tutte molto giovani e sorridenti, brave nel loro lavoro.
Arrivano le bevande e di lì a poco il cibo:
- un cestino contenente 6 pezzi di gnocco fritto, contando che siamo in tre troppo pochi! In compenso sono veramente buoni: fatti con una farina leggermente integrale e gradevole, sono soffici e per niente unti
- un cestino con 15 tigelle, anch'esse leggermente integrali, non troppo alte né troppo basse, a metà tra il morbido e il secco, tutto sommato buone ma non eccelse; anche Luca ha notato che sono decisamente inferiori a quelle di Mauro, tuttavia si “difendono”
- un vassoio di affettati comprensivo di salame, coppa, ciccioli e prosciutto crudo; discreto il tutto tranne il prosciutto, saporito e ottimo
- stracchino, normale, accompagnato da rucola fresca
- immancabili pesto, discreto, e parmigiano
- due ciotoline con pezzetti di salsiccia, gustosa, immersa in un sughetto rosso che invita alla scarpetta; senz'altro buone ma troppo costose come scoprirò leggendo poi la ricevuta finale (problema di non avere il menù coi prezzi al tavolo); ma come si fa a farle pagare 12 euro, 6 a ciotola?!
Nient'altro, ma volendo avremmo potuto ordinare pinzimonio, verdure grigliate, funghi e qualcos'altro. Noi mangiamo con gusto, ma il salume è tanto abbondante che ne rimane circa la metà . Chiediamo allora un rinforzo sia di tigelle, altre 6, che di gnocco, altri 6 pezzi. Qui ho notato che contano i pezzi, cosa che a me non piace neanche un po'. Una volta non lo facevano, ora invece si sono messi a far pagare a pezzo, mah…
Terminiamo con il dolce. La cameriera ci elenca a voce con tono neutro una lista lunghissima di dolci di cui però solo la crema catalana è fatta da loro. Mauro prende proprio la crema, io invece lo stracchino della duchessa perché non l'ho mai mangiato e Luca che non ama i dolci (ebbene sì, eppure siam fratelli ) si accontenta di un sorbetto al limone.
Buoni tutti e tre.
Non prendiamo altro, siamo pienissimi, si è alzata l'arietta fredda per cui “fuggiamo” in auto. Paghiamo un conto totale di 66,44 euro, scontato a…. 66,40. Avrebbero fatto una figura migliore a togliere anche i 40 centesimi, ma non sono obbligati allo sconto naturalmente.
Leggendo la ricevuta scopro dunque, come dicevo, che tigella e gnocco sono fatti pagare a pezzo (0,48 euro l'uno!), cosa che ripeto non mi piace, che la salsiccia costa troppo mentre il resto è nella norma.
Conclusioni: l'ambiente è veramente grazioso e nelle calde serate d'estate si può mangiare al fresco, il che non guasta; il servizio è cortese, rapido ed efficiente; il cibo è mediamente buono. Per questi motivi non voglio dare meno di tre cappelli. Ci sono però alcune piccole pecche: le tigelle non buonissime, ma naturalmente va a gusti; il costo totale del tutto e la mancanza del menu cartaceo. Per carità , non si va in rovina con una cena del genere, ma pagare 22 euro a testa per gnocco e tigelle mi sembra un po' troppo, anche se in un ambiente come quello della Siberia. Per queste “pecche” non posso dare più di tre cappelli, che rimane però un bel voto.
Luca si è tolto la voglia ed è rimasto contento, che è la cosa che conta.
Consigliato!
[Reginalulu]
17/08/2010